Coach, alla vigilia di una gara importante come quella con Alghero quali le prime sensazioni sulla “nuova” Virtus?
“Dopo due mesi di lavoro con il gruppo, posso senz’altro sbilanciarmi nel fare una prima, onesta analisi globale. Inizio parlando delle giovani, quasi tutte under 19, tanto consolidate all’interno del gruppo che, personalmente quasi non le distinguo da quelle che non sono più under, sia da un punto di vista di crescita tecnica che di grande e rara maturità per l’impegno preso e questa miscela la definirei per esperienza il valore aggiunto in qualunque squadra”.
E poi ci sono le senior e le altre?
“Diciamo che ci sono tutte le giovani senatrici e le new entry che mostrano di voler provare a raccogliere il massimo, lavorando ogni giorno, con grande impegno e quest’anno più degli altri anni mostrano più unità e compattezza in ciò che si vuole costruire soprattutto nel trovare questa forza dalle compagne oltre che da se stesse”.
Questo indubbiamente è un aspetto positivo nella Virtus di quest’anno..
“Mi ricorda tanto, per tipologia, un gruppo, che allenai in passato in un massimo campionato regionale, che vinse il torneo e salì nell’allora B d’eccellenza”.
Quindi è un gruppo, quello di quest’anno che potrebbe…?
“No. Quello appena affermato non si traduce naturalmente nel dichiarare la vittoria di un campionato, sia perché non è nella mie corde, e sia perché abbiamo tanto rispetto del valore dei nostri avversari”.
Quali?
“Pensiamo al Cus Cagliari, il San Salvatore Selargius, la stessa Mercede Alghero e altre squadre in crescita. La loro forza potrebbe essere, per noi uno stimolo per lavorare con maggior intensità mentale e fisica rispetto al passato”.
E sabato vi confronterete con un Alghero che non fa sconti.
“Adesso ci preoccupiamo di incontrare l’imbattuta Alghero. Il gruppo è pronto e posso dire che ogni giorno abbiamo sempre di più strumenti in campo per mostrare le nostre qualità senza mai accontentarci”.
UFFICIO STAMPA VIRTUS CAGLIARI