Chissà perché da sempre, quando si parla di derby e soprattutto di Cus Cagliari contro Virtus o viceversa si assiste sempre a gare strane, talvolta belle e talvolta noiose, con il risultato che, a parte qualche eccezione, rimane in bilico fino all’ultima frazione di secondo, all’ultima palla e all’ultimo tiro. E così che in sintesi possiamo descrivere la “stracittadina” che ha preso vita a Sa Duchessa. La prima dopo tanti anni e la prima dopo la retrocessione in serie B delle universitarie. Un derby bello e incerto fino in fondo, vinto dalle ragazze di via Pessagno con il punteggio di 55-52.
Il primo round della stagione lo ha vinto Fabrizio Staico, che ha costretto il collega e amico Federico Xaxa alla resa. Due tecnici che di derby nella loro carriera nei hanno giocato e vinto parecchi. Bandiera bianca si, ma con l’onore della armi per anche il Cus ha lottato su ogni pallone, difendendo e impedendo talvolta alle virtussine di ragionare. E, diciamola tutta, se al termine del match il risultato fosse stato l’opposto non ci saremo rammaricati accettando il verdetto del campo.
Cus trascinato da Delia Gagliano e Erika Striulli (entrambe hanno chiuso in doppia cifra), la Virtus invece ha lavorato bene, e con il gruppo anche se, alla resa dei conti, chi da ha dato un gran bel contributo sono state Claudia Vargiu e la bulgara Diana Valtcheva. Il contorno è stato efficace e di gran lunga incisivo e ha contribuito a cementare il vantaggio che le virtussine si erano create, resistendo nell’ultima frazione e impedendo il ritorno, prepotente delle universitarie.
C’è da dire che la Virtus ha iniziato il match nel migliore dei modi conquistando il vantaggio grazie ai canestri di Vargiu e amministrandolo rendendo inefficace il gioco universitarie che ha fatto di tutto per scardinare la retroguardia di capitan Pellegrini e compagne, trovando la via del canestro solo con Gagliano e niente più. Chiusi i primi 10’ sul 14-11. La gara ha provato a decollare, anzi è la Virtus che, nella seconda frazione ha provato a staccarsi, ma in maniera molto blanda (29-23), senza trovare i canestri “ammazza partita”. Il Cus ci ha tentato comunque, con la Virtus che non è rimasta certo a guardare e seppur con qualche sbavatura difensiva, riuscendo al termine del terzo periodo a mantenere inalterato il vantaggio (42-36). Xaxa vuole il derby, ma soprattutto le ragazze in campo vogliono firmare l’impresa e agganciare la Virtus in vetta alla graduatoria. Ci prova Erika Striulli a ribaltare, coadiuvata da Caldaro e dall’ex Virginia Salvemme, sua la tripla finale, ma non basta perchè dall’altra parte il duo Vargiu-Diana Valtcheva risponde in maniera adeguata, facendo si che il vantaggio rimanga inalterato fino alla sirena.
Cus Cagliari – Virtus Cagliari 52-55
Parziali: 11-14; 12-15; 13-13; 16-13.
Cus Cagliari: Brun, Saba, Martis, Caldaro 8, Oppes, Saias 5, Gagliano 20, Tradori, Salvemme 9, Testoni, Striulli 10. Allenatore: Federico Xaxa.
Virtus Cagliari: Lussu 6, Vargiu 14, Lucchini 5, Gallus, Pasolini, Corda 6, J. Valtcheva, Rabchuk 8, Podda 2, Pellegrini Bettoli 2, D. Valtcheva 12, Anedda. Allenatore: Fabrizio Staico.
Arbitri: Mattia Curreli di Assemini e Simone Margaritella di Quartu Sant’Elena.