Le ragazze che fecero l’impresa sono quelle della Sardegna Marmi Cagliari che questo pomeriggio al PalaRestivo, grazie ad una magistrale prova, hanno battuto la quotata Repower Sanga Milano con il punteggio di 63-59 nel settimo turno di andata del campionato di serie A2 femminile.
Si, ha vinto la Virtus contro una grande del torneo e l’ha momentaneamente agganciata a quota dieci punti.
Una sfida bella, intensa, ma soprattutto incerta fino in fondo. Milano forse aveva già pregustato il successo quando, nel terzo periodo e oltre, era andata avanti di nove lunghezze, le stesse conquistate dalla Virtus nel corso del primo quarto.
Poi qualcosa all’interno del gruppo allenato da coach Pinotti si è rotto. La squadra ha ragionato male, mentre la Virtus con cuore e determinazione è venuta di nuovo fuori. Ha perso meno palloni, ha difeso come non mai e questo Milano l’ha sofferto, eccome.
Nell’ultimo quarto poi la squadra di Staico, Zirone e Inconi (il merito è giusto dividerlo con tutti) ha firmato il capolavoro. Un parziale di 20/9, ma soprattutto una difesa che ha di nuovo concesso poco e lottato tanto. E poi le singole: Naczk, chirugica nelle sue penetrazioni a spezzare in due la retroguardia lombarda e a trovare 18 punti. El Habbab, devastante da tutte le parti del campo assieme ad una Chiara Cadoni che non ha segnato tanto, ma che si è sbattuta come non mai a difesa della propria area. E ancora Tea Peric, in ripresa dall’infortuno che l’ha tenuta ai box per molto tempo. La bosniaca ha difeso ma soprattutto ha trovato nel finale il canestro, forse più importante di tutto il match. Insomma tutto ciò che ha messo in campo Staico ha risposto presente alle sollecitazioni del coach.
“E’ una Virtus che cresce di giornata in giornata” aveva dichiarato alcune settimane il tecnico cagliaritano e, mai parole furono più profetiche, perché la Virtus è cresciuta. Stasera lo ha dimostrato trovando davanti al pubblico di casa la terza vittoria di fila, la quinta stagionale su sette gare… e scusate se è poco.
Si parte con la solita incertezza e con le polveri bagnate da entrambe le parti. Pochi minuti per studiare l’avversario e Milano trova il 4-0. La Virtus non rimane certo a guardare. Gioca e soprattutto costruisce tanto, ma è sfortunata. Forse infastidita dai centimetri e dalla nomea delle avversarie. Ma è questione di ritmo e concentrazione. E infatti spetta a El Habbab e Trozzola suonare la carica. E in un amen la Sardegna Marmi pareggia e va avanti. Punto dopo punto incrementa il vantaggio, con Milano che non solo gioca a tratti, ma in qualche modo appare preoccupata dalla reazione delle padrone di casa. Naczk semina il panico ma è Cadoni che a 34 secondi dalla prima sirena porta la Virtus a + 9 (19-10). Zelnyte accorcia a 7 secondi e il quarto si chiude sul 19-12 per le virtussine.
Nel secondo periodo, comprensibile, arriva la reazione della squadra di coach Pinotti. Una tripla di Zelnyte suona la carica, la risposta Virtus non arriva. Il canestro del -2 lo firma Cicic (19-17). Sembra l’inizio della fine, ma non è così. Perché la Virtus ha la pelle dura, non cede e si affida a Naczk e El Habbab per staccarsi nuovamente (24-17). Poi Milano sembra svegliarsi dal torpore con la Virtus che sembra momentaneamente tirare i remi in barca. Sono le lombarde a piazzare un break di 7-0 che vuole dire pareggio (24-24).
Coach Staico muove la panchina. Fa entrare la giovane Ania Gallus (vivaio Virtus). La play si prende la responsabilità di trovare due punti dalla lunetta e altri due punti su azione che tengono la Virtus in vantaggio: 28-26 al 17’. Siamo alle battute finale e stavolta è Milano a “riposare”, mentre la Virtus è iperattiva e con Naczk e Trozzola trova l’ennesimo, momentaneo allungo: 33-26. Ma la gara è lunga e nel finale il Sanga prova e trova la reazione che le consente di rosicchiare punti e chiudere al riposo lungo a -1 (33-32).
L’avvio dopo la sosta è tutto di Milano che inizia il terzo quarto con il piede giusto. Si porta in vantaggio con Nori (34-33) e poi vola via, portandosi addirittura a +9 (47-38 al 27’). Il periodo è tutto del Sanga che chiude sul 50-43.
La Virtus però non vuole arrendersi e negli ultimi 10’ dopo l’ennesimo +9 delle lombarde, una tripla di El Habbab sembra ridare vitalità alle virtussine che si svegliano e riprendono a difendere forte e a segnare. La play polacca della Virtus semina il panico e diventa una vera e propria spina nel fianco della difesa avversaria. Fa tutto lei a 6’ dal termine. Dapprima pareggia e poi firma l’ennesimo vantaggio (54-52). Milano gioca con il freno a mano tirato. Cerca in ogni modo di trovare i varchi giusti ma la difesa di casa non perdona. Così come El Habbab e Peric che colgono l’occasione per piazzare due canestri importanti: quelli del + 4 (58-54). La Virtus amministra il vantaggio e nel finale con due liberi di Mounia El Habbab trova i punti della tranquillità. E poi scoppia la festa.
Sardegna Marmi Cagliari – Repower Sanga Milano 63-59
Parziali: 19-12; 14-20; 10-18; 20-9.
Sardegna Marmi Cagliari: Naczk 18, Cadoni 6, Trozzola 9, Pellegrini Bettoli, El Habbab 19, Peric 2, Valtcheva 5, Vargiu, Gallus 4, Pasolini, Podda, Anedda. Allenatore: Fabrizio Staico. Assistente: Zirone e Inconi.
Repower Sanga Milano: Toffali 3, Nori 8, Moroni 6, Allievi 4, Tibè 10, Merisio 11, Zelnyte 10, Sordi, Cicic 7, Finessi. Allenatore: Ugo Franz Pinotti. Assistente: Sacchi.
Tiri liberi: Virtus 15/17 (88%); Sanga 5/8 (62%);
Tiri totali: Virtus 22/61 (36%); Sanga 25/60 (41%);
Tiri da due: Virtus 18/44 (40%); Sanga 21/46 (45%);
Tiri da tre: Virtus 4/17 (23%); Sanga4/14 (28%).
Rimbalzi: Virtus 36; Sanga 39.
Arbitri: Dario di Gennaro e Francesco Rosato di Roma
Il coach – Fabrizio Staico
“E’ stata una partita che possiamo definire da “pirati” -dice il coach della Sardegna Marmi Cagliari Fabrizio Staico -. Sapevamo benissimo qual è il valore e la forza del Sanga Milano e ci siamo presentati in campo senz’altro con un atteggiamento spavaldo, convinti che, qualsiasi risultato, stasera fosse venuto a galla, noi comunque saremo stati contenti. Io e i mei collaboratori abbiamo chiesto una buona prestazione e questa buona prestazione è arrivata e ci ha permesso di vincere la sfida”.
Un calo mentale nel terzo quarto, poi la Virtus ha ripreso a giocare. Ha segnato, difeso, rubato palloni. Milano è entrata in crisi.
“Questi cali sono normali per noi così come per le altre squadre. Il campionato è lungo e sicuramente ci accadrà nuovamente. Oggi eravamo ad un bivio. O sul più 9 per Milano, aumentava il gap o dovevamo fare di tutto per rimediare. E a tal proposito ho visto davvero tanta maturità da parte del gruppo e alla fine tutto è andato per il verso giusto”.
Sette gare finora disputate e cinque vittorie. Alla vigilia avresti firmato per un risultato del genere?
“Non ho mai pensato a queste cose. Alle ragazze, da subito, ho chiesto umiltà, impegno, lavoro settimanale e niente più. Noi il martedì ci vediamo, accantoniamo quello che è stato il risultato della domenica e pensiamo alla successiva”.
Prossima avversaria sarà Broni in trasferta.
“Un’avversaria difficile che pongo sicuramente allo stesso livello del Sanga. Mi aspetto ancora una bella prestazione da parte delle ragazze”.
Complimenti alle ragazze ma un “bravo” va certamente a Fabrizio Staico e allo staff tecnico. E anche merito vostro?
“Lo staff senz’altro, il merito va alle ragazze, perché in campo ci vanno loro. Io ho la fortuna di avere a disposizione uno staff dirigenziale di prim’ordine, il presidente che è sempre vicino ci supporta e sopporta e il mio staff. Tutti mi danno tranquillità e mi consentono di lavorare senza pensare ad altro”.