I giochi per la Sardegna Marmi Cagliari erano già fatti: salvezza e settimo posto al termine della stagione regionale, ovvero lasciapassare per le imminenti gare per la promozione. Per Valdarno invece era d’obbligo la vittoria con uno sguardo alla gara tra Costa Masnaga e Sanga Milano. In palio il primo posto in classifica.
E il campo nel caldo, primo pomeriggio (si è giocato alle 14:30) cagliaritano, ha dato pienamente ragione alla formazione toscana che si è imposta su di una Virtus spavalda nel giocare senza grandi patemi, con il punteggio di 79-63.
Ha vinto la capolista, ma la Virtus ha avuto il merito di farla spaventare, soprattutto nei primi due quarti quando, dopo essere riuscita a recuperare lo svantaggio creato dalla compagine ospite è riuscita anche a passare in testa e a portarsi a + 6.
Poi il “Galli” ha alzato il ritmo. Ha sfruttato al meglio i centimetri a disposizione, ma soprattutto grazie alla pressione tutto campo ha messo in grossa difficoltà le cagliaritane. L’infortunio di Monika Naczk ha facilitato il lavoro delle ragazze di coach Garcia che hanno messo il turbo e incassato i due punti. La Virtus, a parte un momento di appannamento tra le fine del secondo periodo e il terzo quarto ha giocato per onorare il match e cominciare a ragionare in vista dei playoff. C’è da dire che coach Staico ha approfittato della giornata serena per dare tanto spazio alle seconde linee che, alla fine, hanno tenuto bene il campo.
Numeri del match sono stati tutti dalla parte di Valdarno che ha tirato con il 40% in totale (27/67) contro il 38% della Virtus (24/62). Sotto le plance le lunghe Virtus hanno fatto davvero il possibile, ma i centimetri a disposizione delle toscane hanno avuto il sopravvento. Tra le singole, El Habbab e Trozzola hanno iniziato nel migliore dei modi per spegnersi pian pianino. Cadoni non è apparsa in grande serata. Bene Valtcheva e soprattutto Peric entrambe in doppia cifra.
Inizio allettante per S. Giovanni Valdarno che sfrutta i centimetri di Cruz per trovare con facilità la via del canestro. La Virtus sembra faticare e alle ragazze di coach Staico occorrono diversi minuti per organizzarsi e giocare a viso aperto. Valdarno tenta di andare in fuga, ma le cagliaritane non demordono e grazie alle triple di Trozzola e i punti di El Habbab rosicchiano punti fino a chiudere il primo quarto in ritardo di tre lunghezze (21-18).
La Virtus gioca, eccome. Valdarno invece appare un tantino molle e, a tratti, deconcentrata. Il pareggio è nell’aria e lo trova Diana Valtcheva con una tripla (21-21). Il vantaggio arriva subito dopo per mano di Mounia El Habbab (24-22), ma non basta. Coach Staico mette in campo anche Peric.
La lunga ringrazia e trova due canestri di fila che consentono alla Virtus di andare a + 6 (28-22). Il time out è d’obbligo per coach Garcia. Si sentono le urla del tecnico spagnolo che rimanda in campo una squadra carica e pronta a ribaltare. E i fatti danno ragione al coach del Valdarno. Più determinazione, più precisione al tiro e break di 10-0 che riporta le toscane in testa (32-28). La Virtus cerca di rialzare la testa, ma nel frattempo perde per infortunio Naczk. Il San Giovanni amministra e allunga arrivando al riposo lungo sul 41-32. Al rientro la Virtus sembra avere problemi nel contrastare le ospiti che invece in tutta facilità si allontanano, con Mioni, Degiovanni e Rossini, tanto da chiudere la terza frazione sul 58-41. Negli ultimi 10’ coach Staico continua a dare spazio anche alle giovani della panchina che ci mettono tanto impegno. Valtcheva e Peric continuano a martellare il canestro ospite, ma il loro far bene non basta per riaprire il match. Valdarno chiude i varchi e lascia alla Virtus l’onore delle armi.
Fabrizio Staico – Coach Sardegna Marmi Cagliari
“E’ stata senza dubbio una gara diversa – ammette il tecnico cagliaritano – nelle gestioni e nelle situazioni. Ma sostanzialmente sono contento. C’è stato, stasera, un momento di difficoltà da parte delle ragazze, ma sono state affrontate molto bene. Un segno di reazione da parte di tutte c’è stato, soprattutto nell’ultimo quarto”.
E’ piaciuta soprattutto la reazione della squadra, grazie anche all’innesto delle giovani. Un bel segno?
“Era una partita che ci permetteva di dare maggiori responsabilità a chi, per questioni gestionali, ne ha avuto senz’altro meno. Da parte nostra era doveroso dare spazio a queste ragazze. E’ chiaro che inizialmente si paga il prezzo. Perché se manca l’abitudine del campo le situazioni risultano un tantino in salita. Inizialmente a dire il vero, oggi, c’è stato un momento di crisi iniziale, poi pian pianino le ragazze sono state brave a reagire e a far vedere che hanno qualità per contribuire al percorso della Virtus”.
Non avranno avuto un gran minutaggio, ma nel corso della stagione il loro lavoro soprattutto in palestra e nel preparare le varie sfide è stato davvero importante?
“Il discorso delle giovani è davvero un discorso importante, lungo da affrontare. Penso che debbano entrare in un meccanismo tale fatto di impegno, meritocrazia, volontà e dedizione al lavoro. Deve essere uguale per tutte”.
Cioè?
“Nel senso che non ci sono giovani e non ci sono senior, tutte devono essere allo stesso livello, altrimenti diventa un alibi quello della giovane che non gioca. Io in squadra le ho, e lo sappiamo tutti, ma se da me una giovane non gioca è dettato dal fatto che non ha le carte in regola per giocare con una senior. Con me deve dare il massimo. Spesso però si dice che alla Virtus le giovani non giocano. A me non sembra di essere salito in serie A2 senza far giocare le giovani. Ricordo che alcune protagoniste della fantastica stagione dello scorso anno non avevano neppure 18 anni. Non mi sembra che Trozzola sia una ragazza “anziana” ricordo che è una classe 2006. Quindi ci sono tutte le carte in regola perché, in questo contesto, tutte le giovani possano giocare”.
Quindi?
“Dobbiamo far capire, nel contesto societario, che alla Virtus le gambe vanno piegate per 40’, che bisogna soffrire e lottare per 40’, indipendentemente che in campo vi sia una giovane o una senior”.
Adesso playoff. Si gioca il sabato prima della Pasqua e poi mercoledì. Un bel tour de force?
“Grande sforzo sicuramente e poco tempo per recuperare. Adesso è arrivato il momento di capire se la squadra ha la pancia piena oppure se è una squadra che ora vuole dimostrare cose importanti. Da allenatore sono proiettato per la seconda, ma purtroppo in campo gli allenatori non ci entrano. E quindi speriamo che le ragazze ascoltino questo messaggio e che sia una settimana di grande ambizione da parte di tutte”.
Altrimenti?
“Qui non è un discorso di giovani o senior, gioca chi ha l’ambizione chi non la ha…”.
Sardegna Marmi Cagliari: Naczk 4, Cadoni, Trozzola 7, Pellegrini Bettoli, El Habbab 7, Peric 16, Valtcheva 14, Gallus 2, Pasolini 4, Podda 2, Anedda 7. Allenatore: Staico. Assistente: Inconi.
Galli San Giovanni Valdarno: Rossini 13, Policari 8, Lazzaro, Cruz Ferreira 8, De Cassan 1, Degiovanni 14, Mioni 14, Stroscio 6, Amatori 6, Di Fine. Allenatore: Garcia Fernandez. Assistenti: Sorelli e Capponi.
Parziali: 18/21; 14/20; 9/17; 22/21.
Arbitri: Luca Leggiero di San Tammaro (Caserta) e Alessandro Fornaro di Mentana (Roma).
Tiri totali: Virtus 24/62 (38%); Valdarno 27/67 (40%).
Tiri da due: Virtus 19/46 (41%); Valdarno 19/41 (46%).
Tiri da tre: Virtus: 5/16 (31%); Valdarno 8/26(30%).
Tiri liberi: Virtus: 10/15 (66%); Valdarno 17/25 (68%).
Rimbalzi: Virtus 37; Valdarno 48.
UFFICIO STAMPA VIRTUS CAGLIARI
Foto: Andrea Chiaramida