La tiene in bilico per almeno due tempi, poi si rimbocca le maniche, macina gioco e nelle due frazioni finali piazza il guizzo vincente che consente alla Virtus Cagliari di trovare il sedicesimo sigillo in altrettante gare e allontanarsi sempre più, in vetta alla classifica di serie B femminile.
È finito con il punteggio di 82-50 per la Virtus Cagliari il big mach della sesta di ritorno, giocato questa sera al PalaCorbia. Una vittoria indubbiamente meritata per una Virtus che prosegue, a suon di successi il suo cammino verso i playoff. Meritata perché ha sempre avuto tra le mani le redini del match. Perché nonostante le difficoltà nelle prime due frazioni e alcuni minuti del terzo quarto, ha avuto la lucidità (e la bravura) di rimettere le cose a posto nella seconda parte della sfida e poi perché come spesso le capita, ha avuto nel gruppo, e in particolare in Lucchini, Vargiu, Rubchuk e Diana Valtcheva, i canestri che le hanno consentito di piazzare il break vincente e trovare così la sedicesima vittoria stagionale.
Alghero ci ha provato, ma la differenza tecnica e fisica delle cagliaritane non ha lasciato scampo alle ragazze allenate da Manuela Monticelli, uscite dal campo con la testa china, ma con l’onore delle armi.
Buon avvio della Virtus che, dopo pochi minuti dalla palla a due si porta sul 9-3 con Rabchuk. La reazione delle padrone di casa non tarda ad arrivare: prima grazie ai canestri di Galluccio (11-8 per la Virtus) e poi con Pysmennik che ferma il tentativo di fuga delle cagliaritane, brave comunque ad andare alla prima sirena in testa sul 24-15.
Potrebbe essere un tentativo di break vincente da parte delle ragazze allenate da Fabrizio Staico, ma l’Alghero non rimane a guardare. La Virtus non è irresistibile al tiro. Sbaglia tanto e favorisce il ritorno delle avversarie che pian pianino riescono a rosicchiare punti a trovare il pareggio con Avelina Glavan al 18’ a quota 27.
La Virtus prova ad accelerare, ma l’Alghero è sempre sul “pezzo” riuscendo a far venire i brividi alle cagliaritane sofferenti (33-32 al 19’), ma in grado di trovare con Diana Valtcheva la tripla che regala ossigeno, ma soprattutto i quattro punti di vantaggio indispensabili alla Virtus per chiudere al riposo lungo sul 36-32.
Negli spogliatoi coach Fabrizio Staico ci parla sopra. Sicuramente chiede più intensità di gioco alle ragazze e sicuramente raccomanda tanta concentrazione, specie sotto le plance. Si riparte, ma la parte iniziale della terza frazione sembra la fotocopia del finale di secondo quarto. Alghero non demorde e con Glavan e Derekyuvlieva trova il nuovo pareggio (36-36) con un parziale di 4-0.
Una modus operandi delle catalane che non abbatte di certo Carla Lucchini e compagne. Dopo il pareggio della Mercede sono le ragazze della Virtus a provare pian pianino a costruire il nuovo vantaggio. Si chiudono gli spazi in difesa ma soprattutto è l’attacco che appare più dinamico e preciso. Diana Valtcheva e Lucchini sugli scudi in questa fase del match. Loro i canestri, con la collaborazione di Vargiu e Rabchuk, che danno il via libera alla Virtus per andare via. L’azione delle cagliaritane è a dir poco devastante con la Mercede Alghero che subisce un parziale di 20-3. Si passa dal 36-36 del 18’ al 56-39 del 30’. Negli ultimi 10’ Alghero crolla e per la Virtus tutto fila liscio fino al fischio finale.
Mercede Alghero – Virtus Cagliari 50-82
Mercede Alghero: Maugeri, Sini, D. Galluccio 2, F. Galluccio 7, Pysmennik 11, Derekyuvlieva 9, Coni, Hajar, Silanos 5, Moro 2, Murgia 7, Glavan 7. Allenatore: Monticelli.
Virtus Cagliari: Lussu, Vargiu 11, Lucchini 14, Gallus 2, Corda 4, J. Valtcheva, Rabchuk 21, Podda 6, Pinna, Pellegrini Bettoli 6, D. Valtcheva 18. Allenatore: Staico.
Parziali: 15-24; 17-12; 7-20; 11-26
Arbitri: Davide Frau di Siamaggiore e Claudia Seu di Quartuciu.
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